Specchi: scienza e coscienza allo specchio

Una mostra nell’ambito del Festival della Scienza di Genova dal 26 ottobre al 7 novembre sul tema dello specchio come strumento di conoscenza del sé e dell’altro da sé.

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A cura di Simona Morini e Maria Perosino
Progetto di allestimento Progetto Media, Milano
Catalogo Kaleidon, Rimini

Lo specchio, il protagonista di questa mostra, è elemento di confine: non solo un tramite, come in Lewis Carroll, tra la nostra realtà quotidiana e una misteriosa “altra parte”, ma anche uno strumento per pensare e comprendere i nodi più affascinanti dell’arte e della scienza contemporanee. Il percorso si snoda infatti attraverso esperimenti scientifici e opere di grandi artisti e fotografi: Kértesz, Pistoletto, Mari, Vigo, Donzelli, Griffiths, De Vecchi e tanti altri. Un dialogo serrato tra arte e scienza che risponde a domande e suggestioni che sono di tutti.
Che cosa è il sé? Una entità, un “occhio” interno? O un costrutto, una ipotesi? Come e quando si forma l’autocoscienza? Gli animali hanno coscienza di sé? E i bambini?
Nella prima parte della mostra si vedrà quanto siano importanti gli specchi per rispondere a queste domande e quanto sia problematico nei bambini – e impossibile per la maggior parte degli animali – il riconoscimenti di sé allo specchio che, secondo gli scienziati, accompagna il formarsi dell’autocoscienza.
Sarà anche possibile vedersi “come ci vedono gli altri” nel true mirror – che non inverte le immagini – oppure osservarsi di spalle, di lato o da altre diverse prospettive in uno specchio che ritarda la restituzione della nostra immagine riflessa.
Nello specchio arriviamo alla fine a conoscerci, ma possiamo anche cambiare, trasformarci, perderci…Gli specchi possono avere preconcetti – e rifletterli. Oppure ingannarci. Si tratta di un grande tema insieme dell’arte e della scienza – affrontato nella seconda parte della mostra. in cui potrete travestirvi davanti agli specchi deformanti e sperimentare le diverse “realtà” che certi specchi rimandano.
Vedrete come, grazie alla capacità degli specchi di “ingannare” il cervello, neurofisiologi come Vilayanur Ramachandran sono riusciti a curare certe patologie, come quelle degli “arti fantasma”, e indagherete l’affascinante e complesso rapporto degli specchi con la luce.
Il tema finale della mostra è l”enigma” degli specchi: la caratteristica, che attribuiamo loro normalmente, di “invertire” le immagini, di scambiare destra e sinistra e sopra e sotto. Avrete la possibilità di sperimentare il mondo “sottosopra” indossando occhiali che rovesciano quel che vediamo, come già fece nell’Ottocento George M. Stratton; di scrivere allo specchio come Leonardo da Vinci, di capovolgere la simmetria degli oggetti, delle figure, delle parole, del vostro volto; e, in ultimo, di moltiplicare la vostra immagine all’infinito, in ciascuna delle tre dimensioni.
Al centro della mostra la scienza, l’arte contemporanea, ma anche il cinema, con una spettacolare proiezione delle più famose sequenze in cui lo specchio è protagonista.

Quattro conferenze collegate in programma:
L’io allo specchio
Le scienze alla prova dello specchio
Fenomenologia degli specchi
Simmetrie musicali

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