Un software per trasmissioni in diretta.

 

Il mese scorso vi ho presentato una carrellata dei software utili alle videoconferenze, ai webinar, allo smartworking che ho testato brevemente, confessandovi tra le righe anche una mia preferenza, rispetto a ciò che è più utile alla attività del nostro studio. Passato un po’ di tempo posso confermare la mia scelta verso Whereby, per la sua facilità d’uso, affidabilità e customizzazione della versione Business che mi ha convinto a fare questo investimento.

Ho imparato in questo periodo che ciò che conta nella scelta di un software è innanzitutto l’idea che sta a monte, il motivo per cui ne abbiamo bisogno di una videocall. È un confronto fra colleghi dove tutti hanno la possibilità di intervenire? È una lezione frontale? Un laboratorio? Oppure un seminario basato su una intervista o addirittura su una tavola rotonda da diffondere il più possibile e che speriamo raggiunga senza limiti il maggior numero di utenti?

Ecco, proprio rispondendo all’ultima domanda vorrei integrare la mia presentazione del mese scorso con una nuova piattaforma, anche questa molto funzionale e semplice come Whereby, e utilissima alla trasmissione LIVE. Si chiama Streamyard. 

Streamyard è un software che permette di girare delle dirette in live streaming e condividerle immediatamente, in maniera davvero facile sui social Facebook, Youtube, Twitch, Periscope e Linkedin. Una sorta di banco di regia con cui scegliere chi inquadrare, quante persone fra 10 partecipanti con un massimo di 6 persone presenti contemporaneamente in video e senza bisogno per i nostri ospiti di avere un account, e senza dover installare alcun software perché Streamyard come Whereby è web-base ovvero funziona tramite un browser, preferibilmente Chrome. Ciò significa che per usarlo basta avere semplicemente un link, che può funzionare benissimo anche da uno smartphone, anche in questo caso senza bisogno di scaricare nulla.

 

Come dicevo StreamYard è semplicissimo, sia per gli ospiti che per il regista. Il regista non è altro chi dopo aver avviato la diretta, deciderà chi dei vari ospiti apparirà in video e in quale ordine.

Come in tutti i programmi per videoconferenze gli ospiti possono condividere la finestra di un proprio software (ad esempio PowerPoint), ma anche questa verrà gestita dal regista che deciderà le dimensioni e la modalità di presentazione.


Il regista può personalizzare il tema, lo sfondo, la presenza di banner e scritte, ma soprattutto gestisce la diffusione sui social con un semplice click. Insieme alla trasmissione controlla i commenti in arrivo dai social, in quanto Streamyard permette di visualizzare i commenti in arrivo e di interagirci, mostrandoli in video e rispondendo, mentre con una chat privata gli ospiti, il conduttore e il regista possono parlare tra loro.

Ma tutto questo quanto costa?

Esiste una versione base di StreamYard che può essere usata gratuitamente, con tutte le funzioni sopra citate. Le limitazioni riguardano la customizzazione (sfondo, logo in alto a destra e altri elementi) e le ore di streaming mensili, limitate a 20. È inoltre possibile effettuare lo streaming verso una sola piattaforma a scelta.

Con 25€ al mese non abbiamo più queste limitazioni, e potremo trasmettere contemporaneamente verso due destinazioni. Inoltre è possibile registrare ogni diretta fino a 4 ore. Mentre con 49€ al mese il numero di ore di registrazione diventano 8, e il numero di condivisione sui canali Social potranno essere 5.

Bè che dire, non rimane che provarlo come ho fatto già abbondantemente io, anche con test solitari, non per megalomania, ma perché in questo periodo difficile è bello imparare cose nuove.

sito ufficiale

 

by Walt (Valter Toni – Kaleidon.it)

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