Sr. Teresa Alfano

Dire “Ricreazione” e fare un salto indietro di oltre 60 anni, è stato tutt’uno.

Mi sono trovata in Noviziato a Pompei, dove la giornata era scandita con grande rigore da luoghi e tempi diversi: la cappella per la preghiera; il refettorio per la colazione, il pranzo e la cena; la piccola stanzetta per il riposo notturno;  il lungo ufficio di spedizione pieno di macchinari, tavoli dove lavoravamo, in silenzio, per otto ore al giorno per riuscire a stampare e spedire in ogni parte del mondo “il Rosario e la Nuova Pompei”. Dopo cena, finalmente, ci portavamo nella grande sala per la ricreazione dove sentivamo ricreare in noi sia il corpo che lo spirito.
I ricordi di quei 30 minuti serali mi mettono ancora brividi di emozione. A me piaceva ricamare e poichè il fondatore mi aveva incaricata di ricamare i fazzoletti sacri che si usavano per legare le mani ai neo sacerdoti, quei 30 minuti mi servivano per creare, con ago e filo, piccoli, semplici fazzoletti di lino che erano davvero opere d’arte.

Ecco perché stamattina, appena ho ricevuto il tuo sms, il pensiero mi ha portato ai primi versi di genesi, dove si parla della creazione.

In principio Dio creò il cielo e la terra. La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l’abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque.

Che meraviglia! Festeggiare i trent’anni dello studio chiamandolo “ricreazione”. O “Settimana di Dio”.

Se riuscissimo a comprendere la grandiosità del progetto architettonico realizzato da Dio durante la sua settimana lavorativa, ci innamoreremmo di Lui. Ricordi? Nei primi tre giorni  Dio creò la struttura portante dell’universo, poi incominciò ad adornarla, e finalmente, quando tutto era pronta, creò l’uomo a Sua immagine. Maschio e femmina li creò. Molto bello! E Dio vide che quanto aveva fatto era cosa molto buona e finalmente nel settimo giorno si riposò.

Purtroppo, come la prima caduta, anche oggi il peccato è una scelta dovuta a un inganno. E senza Dio non ci può essere senso nella vita.

Mettete sul decalogo un grande Arcobaleno che faccia da ponte tra il cielo e la terra. I colori dell’arcobaleno, infatti, sono il segno della tenerezza di Dio che arde per l’uomo creato a Sua immagine.

Che lo Spirito che aleggiava agli inizi sulle acque,  ri-crei di luce e di splendore ogni uomo di buona volontà.

 


Suor Teresa Alfano, è nata nel 1936. Nel 1990 conosce Madre Teresa di Calcutta che le dice “In Albania Dio ha fame”. E così, a 54 anni parte, e nel 1994 fonda una missione a Bardhaj, uno dei paesi più poveri dell’Albania vicino a Scutari.