Silvia Sanchini

RI – CREA – AZIONE

Buon compleanno Kaleidon: tra capacità di reagire, creare e mettersi in moto

Per festeggiare il compleanno di Kaleidon, mi piace l’idea di giocare con la parola RICREAZIONE, che è stata scelta come filo conduttore di questi primi 30 anni.

Vorrei farlo a partire da due direttrici, che segnano la mia storia personale e professionale: l’educazione e la comunicazione sociale.

RI: la grammatica italiana ci dice che il prefisso “Ri” indica il ripetersi di un’azione nello stesso senso o in senso contrario. Ma ha anche il significato di respingere, reiterare e reagire. Ecco quest’ultimo significato mi piace perché racchiude uno degli assunti più importanti del pensiero e della prassi educativa: la possibilità di rigenerarsi, di rialzarsi e reagire. Si parla tanto di resilienza, che è in fondo proprio questo: non arrendersi davanti a un trauma o a una difficoltà ma resistere e ridare significato alla propria esistenza anche attraverso quel dolore. Ogni giorno incontro ragazzi e ragazze capaci di incarnare questa piccola sillaba “Ri”: giovani che ripartono, riscrivono e, per usare un termine vicino al mondo di Kaleidon, ridisegnano la loro storia malgrado un passato difficile e spesso molto ingombrante.

CREA: anche in questo caso l’enciclopedia Treccani ci restituisce diversi significati della parola creare. Significa “dare l’esistenza” e “far nascere dal nulla”, come atto proprio di Dio, ma anche “far sorgere”, “determinare”. E ancora: produrre, ideare, inventare, foggiare, dare origine qualcosa. È l’atto fondamentale di ogni creativo: di chi si occupa di grafica o scrittura, di arte o musica. Ma è anche un movimento educativo imprescindibile: non a caso la parola “educare” viene dal latino “educere”, che significa proprio “tirare fuori”. C’è quindi una certa affinità tra il lavoro di chi crea e di chi educa perché entrambi sono chiamati a vedere qualcosa che ancora non c’è, a immaginarsi scenari possibili, a suscitare e produrre novità e cambiamento.

AZIONE: infine la parola azione, intesa come sostantivo multisemantico. Richiama all’agire, all’operare: passare dalle parole all’azione. Può avere un’accezione morale: compiere, ad esempio, una buona azione. Ma è anche sinonimo di movimento: sono stato in azione tutta la giornata. Mi piace in questo caso soffermarmi anche sul contrario di azione, che potrebbe essere pensiero. Il lavoro richiede azione ma al tempo stesso riflessione, spazio per rielaborare. Per questo è bello concedersi un tempo di ricreazione, ogni tanto, in cui accompagnare l’agire al pensiero, in cui fermarsi e magari anche divertirsi (o commuoversi), in cui ridare senso e significato alle nostre prassi quotidiane e compiere forse l’azione più bella e liberante: ringraziare.

E allora auguri di vero cuore a Kaleidon, presenza speciale nella nostra città. Bravi creativi e comunicatori ma anche, in qualche modo, bravi educatori. Auguri per questi e altri 30 anni ancora ricchi di quella stessa capacità di reagire, creare, mettersi in moto e ringraziare.

 


Silvia Sanchini, di formazione pedagogista, da un po’di tempo con il pallino della comunicazione sociale. Amo leggere, scrivere, parlare. Mi affascinano le storie, soprattutto di chi spesso non ha voce, di chi è più fragile ma ci insegna a resistere, degli eroi silenziosi di cui nessuno parla ma che ogni giorno rendono il mondo un luogo un po’ più umano.

 

 


Il primo lavoro realizzato insieme a Silvia Sanchini è un CD-Rom per Edizioni Erickson con la collaborazione di Andrea Canevaro.